«Pace per Gaza» L’appello di Leone XIV muove le comunità
LUCA
GERONICO
Dopo l’Angelus il Papa ha salutato le associazioni impegnate in azioni di solidarietà con la Striscia Ieri sera la veglia di Sant’Egidio presieduta dal cardinale Bassetti
Il Pontefice: «Non c’è futuro basato sulla violenza, sull’esilio forzato, sulla vendetta». I dipendenti della Città del Vaticano: «Ci riconosciamo nelle sue parole». Vicino al Quirinale si è tenuto l’incontro di preghiera seguito dalla marcia dei “Preti contro il genocidio”: «Non siamo contro qualcuno ma a favore di ogni vita»
«Non c’è futuro basato sulla violenza, sull’esilio forzato, sulla vendetta». E chi ama i popoli «lavora per la pace». Il primo saluto di papa Leone XIV , nel dopo Angelus di domenica è per i «rappresentanti di diverse associazioni cattoliche impegnate nella solidarietà con la popolazione della Striscia di Gaza». Lo striscione con la scritta colorata “Pace per Gaza” è dispiegato nel centro di piazza San Pietro, a sinistra dell’obelisco. Un impegno che deve essere corale: «Apprezzo la vostra iniziativa e le molte altre che in tutta la Chiesa esprimono vicinanza ai fratelli e alle sorelle che soffrono in quella terra martoriata» ha aggiunto papa Prevost che poi esprime la più ferma condanna dell’escalation in corso in Medio Oriente: «Con voi e con i pastori delle Chiese in Terra Santa ripeto: non c’è futuro basato sulla violenza, sull’esilio forzato, sulla vendetta. I popoli hanno bisogno di pace, chi li ama veramente lavora per la pace». Un nuovo appello, dopo quello del 20 luglio a «fermare la barbarie della guerra» e la solidarietà ai giovani di Gaza – fatto in inglese – del 3 agosto, sempre dopo la preghiera dell’Angelus. Una presa di posizione netta, a cui le Chiese locali hanno iniziato a rispondere con veglie di preghiera e varie forme di mobilitazione.
I dipendenti del Vaticano, si legge sul sito dell’Associazione dei dipendenti della Santa Sede, si uniscono all’appello di pace di Leone XIV: «Ci riconosciamo pienamente nelle sue parole: Non c’è futuro basato sulla violenza, sull’esilio forzato, sulla vendetta» affermano i rappresentanti dell’Adlv.
Anche loro hanno dato la loro adesione alla veglia a Santa Maria in Trastevere, a Roma, organizzata ieri sera dalla Comunità di Sant’Egidio. Presieduta dal cardinale Gualtiero Bassetti, presidente emerito della Cei, con un intervento in collegamento online del cardinale Pierbattista Pizzaballa, patriarca latino di Gerusalemme: «Pace per Gaza» il titolo della veglia in cui si è chiesto pure il cessate il fuoco, il rilascio degli ostaggi, una soluzione diplomatica alla crisi in atto e il rispetto del diritto umanitario internazionale. «Non preghiamo genericamente per la pace, ma in maniera speciale per la nella Striscia di Gaza» senza dimenticare le altre guerre, ha detto nell’omelia Bassetti. La guerra è frutto di sempre «scelte puntuali» La consapevolezza deve essere che «queste scelte possono e devono essere rovesciate, la violenza può e deve essere fermata ». Bassetti evoca l’impegno di La Pira per la pace e, citando una lettera di Martin Buber aql “sindaco santo, conclude: «È necessario prima di tutto che gli uomini di buona volontà si parlino, come solo loro sanno fare» ha concluso il cardinale Bassetti.
Attiva la comunità di Sant’Egidio pure a Milano, dove questa sera alle 19,30 si terrà presso la chiesa di San Bernardino (via Lanzone 13) una veglia per la pace a Gaza. Domenica l’arcivescovo di Milano Mario Delpini ha visitato la “Tenda del lutto”, presso il Giardino dei giusti, mentre venivano letti i nomi delle vittime di Gaza e del 7 ottobre. È stato pure confermato che dal 27 al 30 ottobre i vescovi lombardi andranno in pellegrinaggio in Terra Santa. Anche a Torino la Comunità di Sant’Egidio promuove una veglia per la pace a Gaza presso la chiesa dei S. Martiri in via Garibaldi 25.
Giovedì a Cosenza, con partenza alle 19.30 dalla chiesa del Carmine fino a quella di San Nicola è i programma una marcia per la pace a Gaza. Dalle 20, nella stessa parrocchia di San Nicola, inizierà una veglia di preghiera presieduta dall’arcivescovo monsignor Giovanni Checchinato.
Sempre ieri a Roma, nella chiesa di Sant’Andrea al Quirinale nel cuore della capitale, dove si è tenuta la prima veglia pubblica promossa dalla rete “Preti contro il genocidio”. Erano presenti una cinquantina di sacerdoti in rappresentanza degli oltre 1.500 firmatari del documento fondativo della rete, provenienti da 26 nazioni. Tra questi, numerosi parroci, alcuni vescovi e il cardinale Cristobal Lopez Romero, arcivescovo di Rabat in Marocco. Ha dato la sua adesione anche padre Alex Zanotelli, il missionario comboniano ora a Napoli dopo aver vissuto dal 1989 al 2001 in Kenya. La veglia dei “Preti contro il genocidio”, momento spirituale e insieme un gesto di pubblica denuncia per le violazioni dei diritti umani a Gaza e nei Territori, ha voluto affermare il diritto di tutti i popoli a vivere in pace, dignità e libertà. «Grazie di essere qui, per pregare insieme» il semplice saluto iniziale seguito da invocazioni perché governanti e leader mondiali «scoprano di essere amministratori e non proprietari delle vite, delle risorse dei territori». Un richiamo forte alla responsabilità politica e morale di chi guida i popoli.
Al termine della preghiera, i partecipanti si sono mossi in una marcia silenziosa per le vie di Roma, portando all'esterno il messaggio della veglia con cartelli con scritte: “Per una pace disarmata e disarmante”, con i colori della bandiera palestinese; una immagine stilizzata di una madre con in braccio un bimbo visibilmente malnutrito. Una sorta di “Pietà di Gaza” con la scritta in inglese: « Christ died in Gaza».
La rete “Preti contro il genocidio”à ha anche come obiettivo di collegare e sostenere le tante realtà ecclesiali che, in varie forme, stanno prendendo posizione contro la guerra a Gaza. « Non siamo contro qualcuno, ma a favore di ogni vita umana» per essere «profeti di pace di pace che denunciano l’ingiustizia, consolano le vittime, invocano la fine delle ostilità».
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Fedeli in preghiera nella chiesa di Santa Maria in Trastevere a Roma per la veglia della Comunità di Sant’Egidio per Gaza. Al termine dell’Angelus, Leone ha salutato le associazioni impegnate in azioni di solidarietà/ Reuter
