Il Giubileo dei diaconi permanenti
Ieri l’accoglienza e un primo momento di confronto con le testimonianze Oggi la giornata vissuta tra l’incontro internazionale sul ruolo nella Chiesa sinodale e il passaggio della Porta Santa in San Pietro
Sono ministri ordinati della Chiesa inseriti nel clero, ma allo stesso tempo sono per la gran parte sposati e padri di famiglia Ecco alcune delle loro storie tra vocazione al servizio nella comunità ecclesiale e i doveri di coniuge e genitore in casa propria
Ha preso avvio ieri pomeriggio il Giubileo dei diaconi permanenti, cioè di uomini che hanno ricevuto un ministero, ma non sono sacerdoti. Molti di loro sono accompagnati dalle rispettive famiglie, perché a questo ministero possono accedere anche uomini sposati e padri di famiglia. Il primo atto ufficiale è stata l’accoglienza ieri alle 15.30 degli oltre 6mila iscritti provenienti da 100 nazioni. Dall’Italia ne risultano iscritti quasi 4mila. Primo atto la partecipazione alla catechesi suddivisi in 12 chiese romane. Questa mattina (dalle 9.30 alle 13) è previsto l’Incontro internazionale «Diaconi in una Chiesa sinodale e missionaria: per essere testimoni di speranza», che si svolgerà presso l’Auditorium Conciliazione. A organizzare l’evento è il Dicastero per il clero. L’odierna giornata sarà anche dedicata alla possibilità di attraversare la Porta Santa della Basilica di San Pietro, l ’atto più significativo del pellegrinaggio giubilare a cui stanno partecipando. La giornata si conclude alle 18 con la Veglia di preghiera in Aula Paolo VI. Domani alle 9 la Messa celebrata nella Basilica Vaticana sarà presieduta dall’arcivescovo Rino Fisichella pro-Prefetto del Dicastero per l’evangelizzazione, Sezione per le questioni fondamentali dell’evangelizzazione nel mondo, a cui il Papa ha affidato il compito di sostituirlo nell’occasione. Durante il rito ci saranno anche 23 ordinazioni diaconali permanenti. (E.Le.)