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L’altruismo, una questione di identità

ANDREA

LAVAZZA

Viviamo in un’epoca che celebra l’individuo. Dall’autorealizzazione al successo personale, dal culto dell’immagine alla performance continua, tutto sembra spingere verso la centralità del sé. Eppure, mai come oggi parliamo anche di diritti, equità, inclusione, attenzione all’altro. Ma se l’etica pubblica si arricchisce di nuovi orizzonti, cosa ne è dell’altruismo vissuto, del gesto disinteressato, del sacrificio per l’altro? È ancora possibile in una società in cui l’individuo è misura di tutte le cose? In concomitanza non casuale con il Giubileo del volontariato, il venticinquesimo convegno di studio della facoltà di filosofia della Pontificia Università della Santa Croce, in programma dal 6 all’8 marzo a Roma, avrà come tema Prospettive sull’altruismo: empatia, compassione, cura. L’obiettivo è di approfondire –tanto a livello teorico quanto applicato – la questione dell’altruismo come vincolo essenziale tra l’io e il tu, come tratto specifico dell’umano, in un’ottica autenticamente interdisciplinare, che va dalla medicina all’ecologia, dalla comunicazione alla pedagogia, dalla sociologia fino alla teologia.

Il convegno si inserisce nel più ampio progetto di ricerca “Per una cultura della cura. Una risposta alla crisi antropologica”. Francesco Russo, filosofo e docente alla Santa Croce, promotore dell’iniziativa insieme a un gruppo di studiosi impegnati in una riflessione pluriennale sull’umanesimo cristiano aperto ai contributi della scienza, afferma: «La filosofia non è estranea al proprio contesto socio-culturale e oggi tutti concordano nel ritenere che la nostra società è malata di individualismo. Pertanto, è importante riflettere sull’altruismo, per comprenderne il ruolo nell’esistenza umana. Non lo si può ridurre a qualche superficiale gesto di beneficenza, né inquadrarlo in quello che viene chiamato l’altruismo efficace, secondo una visione che in fondo deriva dall’utilitarismo oppure proprio dall’egocentrismo, alla ricerca di un mero benessere emotivo». Nei tre giorni di lavori interverranno, tra gli altri, Estelle Ferrarese (Università di Amiens), Ana Marta González (Università di Navarra), Michela Balconi (Università Cattolica), Luca Valera (Università di Valladolid) e Paola Ricci Sindoni (Università di Messina), che analizzeranno l’altruismo e le sue diverse manifestazioni da angolazioni complementari, cercando di suscitare nuove vie per rivitalizzarlo. «Dinanzi ai problemi che bisogna affrontare non basta cercare soluzioni politiche o sociologiche, se non ci si rende conto che sono in gioco l’identità e la specificità della persona umana. Per questo, nel nostro progetto sono coinvolti 14 ricercatori di dieci istituzioni universitarie europee ed americane al fine di contribuire a rifondare la cultura della cura, che costituisce la profonda vocazione della persona umana», spiega ancora Russo. Papa Bergoglio ha infatti invitato gli studiosi, in particolare le Università e le Facoltà ecclesiastiche, a prendere consapevolezza che «quella che oggi emerge è una “grande sfida culturale, spirituale ed educativa che implicherà lunghi processi di rigenerazione”». Una sfida già evidenziata da Papa Benedetto XVI nel 2009 e ancora oggi aperta.

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