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Vicini alle missioni non solo a ottobre

DI ELISABETTA PICCO

Oggi siamo ospiti della parrocchia Santa Maria Immacolata dei Padri Cappuccini in Alassio per parlare con Padre Tomasz, il parroco, del “mese missionario” di ottobre, ma, dopo aver chiacchierato con lui, mi sento di dire che, in questo caso, si possa parlare di “anno missionario”. Il rapporto tra la Comunità e le missioni, infatti, è molto stretto, legato al fatto che, fin dagli anni quaranta, furono proprio i Cappuccini Liguri a partire in Repubblica Centrafricana (RCA) e in Perù, che spesso gli stessi frati missionari sono stati poi nella comunità alassina e che alcuni di loro tornano ancora in estate per un periodo di riposo: Padre Juan Ricardo, per anni parroco, era peruviano, per esempio; così come Padre Angelo Costa; lo stesso Padre Tomasz ha trascorso alcuni anni in Ciad. Missioni e missionari sono quindi un pensiero costante per la parrocchia che fa dell’impegno per le missioni uno degli elementi che la caratterizzano. Nello specifico, nel mese di luglio vengono ad Alassio i frati dal Perù e dalla RCA che portano la loro testimonianza e contemporaneamente viene allestito un mercatino il cui ricavato è interamente devoluto alle Missioni. Per una città turistica come Alassio puntare sul mese di luglio consente di poter sensibilizzare non solo gli alassini, ma anche i turisti che vi trascorrono le vacanze e sono numerosi gli esempi di come le persone prendano a cuore un’iniziativa da sostenere e la seguano nel tempo. Importanti risultati sono stati raggiunti grazie alla generosità di tanti; negli anni la parrocchia dei Cappuccini di Alassio e le altre della Liguria hanno contribuito al sorgere di ospedali (a N’gaoundaye, Bocaranga, Ndim), della Cattedrale di Bouar, di un monastero delle clarisse, di vari centri di formazione, della promozione femminile attraverso scuole e laboratori, dei licei, di università e di molti altri progetti. Affonda le sue origini all’anno 2000 il “Laboratorio missionario Santa Chiara” un’esposizione permanente di manufatti confezionati da un gruppo di donne che si riunisce ogni martedì per lavorare; in quell’anno padre Ugolino, allora parroco, va in Perù con il padre provinciale e, tornato in Alassio, fonda il laboratorio che ancora oggi è presente ed attivo tutto l’anno in un locale della parrocchia che si affaccia sulla strada e nel quale si possono acquistare i vari oggetti esposti e il cui ricavato, oggi come allora, è interamente inviato alle missioni. Anche i bambini e i genitori del catechismo contribuiscono a Natale a confezionare oggetti da vendere per le missioni. Ad ottobre, mese missionario, si punta non sul solo sostegno economico, ma su un altro altrettanto importante: per tutto il mese, infatti, il Rosario che precede la Messa vespertina è dedicato alle missioni, perché la preghiera della Comunità possa essere di aiuto a chi vive e lavora nelle terre di missione, in un legame spirituale che travalica tempo, spazi e confini.

Alassio, l’aiuto alle missioni dei Cappuccini liguri e l’esperienza dei volontari del “Laboratorio Santa Chiara”

Alassio, parrocchia di S.M. Immacolata: i volontari del “Laboratorio Santa Chiara”

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