Giovane presepe vivente
A Loano, il Gruppo giovani 2.0 animato dai padri carmelitani propone attività di aggregazione, formative e spirituali capaci di attrarre nuovi partecipanti
DI ALESSIO ROGGERO
Lasciata alle spalle la Castagnata di novembre, il gruppo giovani che anima la comunità del Monte Carmelo di Loano ha preparato il presepe vivente che questo pomeriggio, domenica 15 dicembre, potrà essere visitato nei locali del convento carmelitano a partire dalle ore 15.30. Quattro le scene previste: l’Annunciazione, la Visitazione, il Sogno di san Giuseppe e il Villaggio con la Natività. Ogni scena sarà commentata da un audio preregistrato, che prevede la lettura di un brano di Vangelo e un breve commento dello stesso, seguito dai figuranti che mimano l’episodio. Il titolo che fa da cornice alla rappresentazione di quest’anno è “C’è ancora speranza” e si collega al Giubileo che sarà aperto ufficialmente il 24 dicembre da papa Francesco a San Pietro. «L’idea di realizzare il presepe vivente ci è venuta qualche anno fa – spiega Sara Milanesi del “Gruppo giovani Loano 2.0” – quando ci siamo resi conto che se ne stava perdendo la tradizione. Non è stato un lavoro da poco, ma ne siamo rimasti soddisfatti». Anche quest’anno le porte del convento si aprono e permettono ai visitatori di entrare in alcuni locali di solito riservati alla comunità monastica. «Alcuni genitori dei ragazzi faranno i figuranti; anche gli operai dell’impresa che sta facendo lavori di ristrutturazione nel convento ci hanno dato una mano per la struttura delle capanne; il Comune di Loano ha dato il patrocinio all’iniziativa, sono poi numerose le collaborazioni e le sponsorizzazioni. Sono tante le persone che ci hanno aiutato, ma sarebbe bello potessero essere ancora più numerose». Per chi verrà a visitare il presepe vivente è l’occasione per incontrarsi e respirare aria di Natale e di festa: «Non solo questo, nutrirà lo spirito contemplando i misteri della vita della Santa Famiglia e conoscerà la vita della comunità dei frati carmelitani che gestiscono un’azienda agricola e un laboratorio dove producono tante cose buone da assaporare: marmellate, sott’olii, vino e liquori, cosmetici». Il Gruppo Giovani Loano 2.0 è molto legato alla comunità dei carmelitani: «Nasce a gennaio del 2021 – spiega Sara Milanesi – grazie ad un incontro “casuale” o meglio provvidenziale di padre Lorenzo Galbiati (arrivato ad agosto del 2020 nel convento di Monte Carmelo) con Elisa e Sara. Da quel momento inizia un nuovo cammino per una trentina di ragazzi che col tempo entrano a far parte del gruppo». Questo si riunisce ogni quindici giorni per condividere attività diverse: alcune sono formative, per cementare i legami di gruppo o per riflettere sulla bellezza della fede o ancora per cercare risposte alle domande che suscitano le vicende del mondo. Non mancano poi momenti di gioco e divertimento (carnevale, aperitivo in convento), gite fuori porta ed eventi aperti a tutti: «Penso in questo caso alle nostre “famose” cene in vigna. Sulla nostra pagina Facebook ci sono foto e video che testimoniano un ambiente famigliare e di festa. È bello vedere come il gruppo aumenti di numero per il “passaparola” e così dovrebbe essere per tutti: abituarci a condividere le belle notizie della vita, a quelle brutte ci pensa già il mondo». Da Sara ci facciamo ancora dire cosa caratterizza il gruppo giovani del Monte Carmelo: «Fin dai primi incontri sono stati chiari gli obiettivi che volevamo raggiungere: essere un gruppo di giovani contenti di essere al mondo, come ci ripete spesso padre Lorenzo. A volte si fa fatica ad essere felici non sapendo riconoscere, ad esempio, il dono della vita, o per tanti altri motivi.
Spesso i giovani si fanno prendere dalla noia e dalla tristezza, anche perché il futuro non appare sempre così roseo. Noi invece vogliamo testimoniare la bellezza di essere al mondo». C’è anche un secondo obiettivo: «Intuire che la felicità vera coincide con l’aver incontrato Dio, che è la fonte della gioia. Lui ci vuole felici.
Incontrarlo non significa rinunciare alla propria libertà, ma al contrario essere veramente noi stessi. Vogliamo fare della nostra vita un autentico capolavoro e abbiamo intuito che questo capolavoro sarà ancora più bello se lasciamo spazio a Dio e agli amici che incontriamo nel cammino. A guidarci in questo sono due frasi che abbiamo scelto come motto del gruppo: “C’è sempre un buon motivo per vivere” e “Vivere a colori”».
Al convento del Monte Carmelo oggi le scene dell’infanzia di Gesù

Loano, Monte Carmelo: i figuranti del Presepe vivente 2023 organizzato dal Gruppo Giovani 2.0