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La comunità energetica diocesana che offre energia pulita ai bisognosi

Produrre e consumare energia pulita in tutto il territorio diocesano, sostenendo chi ha meno risorse: è l’obiettivo della “Fondazione Diocesi Treviso Energy Ets”, la prima Comunità energetica rinnovabile (Cer) della Diocesi. Una fondazione di partecipazione, in cui saranno coinvolte le parrocchie, ma anche persone fisiche, aziende e un partner tecnologico che metterà la strumentazione necessaria.

«Abbiamo studiato una struttura giuridica che sia rispettosa del “modello diocesi”, come chiesto dal Vescovo – spiega il neopresidente della Fondazione Sergio Criveller –. Quindi una grande Comunità energetica e 23 sottogruppi, quante sono le Cabine primarie in Diocesi, anziché costituire 23 soggetti giuridici autonomi. Ricordo che la Diocesi insiste su una grande parte della provincia di Treviso, ma anche su parti di quelle di Padova, Venezia ed ha anche due parrocchie in provincia di Vicenza. Ogni sottogruppo avrà quindi più parrocchie. L’idea di fondo – sottolinea – è quella di una grande “comunità di comunità”. Ci sarà chi produce e consuma, e chi consuma e basta. La novità assoluta del modello “Comunità energetica” è che si ha il massimo di beneficio quando c’è consumo istantaneo: produco 100 e consumo 100. Quindi, oltre a fare produzione, c’è la necessità di trovare chi consuma». Il suo consumo genera anche risorse per sostenere chi è nella difficoltà a pagare le bollette. «Questo è uno degli aspetti più belli della Comunità energetica, quello solidale. Non si fa Comunità energetica per fare business - precisa -, ma per condividere e sostenere, salvaguardando l’ambiente, e contribuendo, anche grazie al consumo, ad aiutare le situazioni di fragilità, così che ad averne un beneficio sarà tutta la comunità ». La Chiesa locale diviene così promotrice di una Comunità energetica aperta a tutte le 265 parrocchie della Diocesi, aperta alle famiglie, alle aziende, e anche ai Comuni. Questa è la prima Cer in Italia pensata e costruita sul territorio di un’intera diocesi. «Nell’ottica di una transizione giusta e socialmente sostenibile la “Diocesi Treviso Energy Ets” può diventare uno strumento di creazione di reddito a sostegno di famiglie, parrocchie e comunità locali», conclude Criveller.

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