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L’assist che cambia la vita Tutti in campo per Chiara

PAOLO

GUIDUCCI

Per la prima volta nella sua storia la Nazionale cantanti decide di aiutare una sola ragazza, e non un’associazione: lei è una 15enne di Villa Verucchio, che non cammina e non vede, ma che vuole vivere a tutti i costi

Rimini

Ogni gol della Nazionale cantanti è vincente: gonfia la rete per «aiutare i bambini che soffrono», come recita lo slogan dell’associazione. Ma in questo caso siamo di fronte ad una rete in rovesciata, ad una punizione all’incrocio dei pali. È la prima volta, infatti, in 40 anni dalla sua fondazione, che la squadra scende in campo non per una associazione, ma per una persona singola. Una persona speciale. Quindici anni, di Villa Verucchio, nell’entroterra di Rimini, Chiara Selussi non parla, non cammina ed è ipovedente. Dalla nascita ha subito un’operazione dopo l’altra: ormai non si contano più. In uno dei primi interventi è andata incontro a quella che i medici chiamano 'Sofferenza cerebrale con conseguente quadro di encefalopatia multicistica di entrambi gli emisferi cerebrali'. Volgarmente, dalle ecografie comparivano macchie strane delle quali ancora oggi i medici ignorano la ragione. Quel che è certo, malattia a parte, è che Chiara è innamorata della vita, del sole, del mare che raggiunge “volando” sulla sabbia sulle ruote magiche della sua carrozzina.

Al suo fianco c’è mamma Simo- na Quadrelli. Attorno a loro due, in paese, è nata un’associazione, 'Insieme per Chiara': raccoglie persone che intendono favorire e agevolare le spese di cura necessarie alla salute e al miglioramento delle condizioni della 15enne. Le terapie sono numerose, le spese sono alte, la sanità pubblica ne consente solo una minima parte. Chiara ad esempio necessita di fisioterapia continua, ma trae beneficio dalla musicoterpia, dall’agopuntura e da altre terapie che costano però sacrifici e un notevole sforzo economico. «Auspico che sia proprio qualcuno dei nostri artisti a dedicarle in futuro lezioni di musicoterapia» è l’augurio del direttore tecnico della Nazionale cantanti, Nicola Penta. È stato proprio lui a incontrare la vicenda della 15enne di Villa Verucchio. Dopo una partita a Osimo e una visita alla Lega del Filo d’oro con Eros Ramazzotti, ha letto la storia di Chiara (già ospite del Filo d’Oro) su un quotidiano locale, e si è precipitato nel paesino della Valmarecchia per incontrare la ragazza e mamma Simona. «La sua storia mi ha colpito, perciò ho chiesto ed ottenuto di fare un’eccezione al nostro modus operandi che tende a sostenere associazioni e non singole persone».

La pandemia ha stoppato pesantemente anche l’attività della Nazionale cantanti e i suoi assist benefici: da 14 partite disputate in un anno si è passati direttamente alla panchina, per tornare ora faticosamente a solcare il rettangolo verde, anche se la mancanza del pubblico sugli spalti inficia notevolmente gli incassi. La Nazionale non si è data per vinta e si è materializzato un prezioso assist per Chiara. Penta e Moreno il Biondo, l’ex cantante di Raoul Casadei ed ora degli Extraliscio, si sono appena recati alla scuola media di Villa Verucchio a consegnare a Simona e Chiara il risultato della catena di solidarietà. La raccolta fondi lanciata circa 1 mese fa permetterà tre anni di contributi per le sedute di fisioterapia, musicoterapia ed agopuntura di Chiara, ma anche per far fronte a esigenze quotidiane o imprevisti della famiglia Selussi. «Sono emozionata. – è ancora commossa Simona, mamma di Chiara – Stupita che abbiano scelto proprio noi».

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Chiara insieme alla delegazione della Nazionale cantanti

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