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«Per i pellegrini, il miglior posto in Liguria è qua»

DI GIANLUCA ROBBIONE

La settima tappa della “Via della Costa” nel territorio della diocesi di Albenga- Imperia, la prima in Provincia di Savona, parte dalla chiesa di San Giovani Battista di Andora, raggiungibile attraverso due percorsi, entrambi aventi inizio dal parco del Ciapà di Cervo (IM): il primo, con un sentiero a mezza costa immerso nella macchia mediterranea, tocca il borgo di Rollo (frazione di Andora) e prosegue su strada delle Colline, via Immacolata, via del Poggio, via Merula e via Biehler; il secondo, più impegnativo, sale fino a passo Chiappa e discende poi abbastanza ripidamente fino a concludersi accanto alla chiesa di San Giovanni. Questa è una costruzione del XII sec. ampiamente rimaneggiata nei secoli seguenti, sorta presso un percorso caro ai pellegrini, forse già parte della romana via Iulia Augusta; l’accoglienza è valida anche oggi grazie all’opera di don Taddeo, che negli anni ha creato uno spazio d’incontro aperto a tutti, con strutture per le attività pastorali, angoli per il relax e persino una piccola fattoria. «Questa è una vera “parrocchia antistress”!», racconta il sacerdote, «Ogni anno accolgo circa 50 pellegrini, buona parte stranieri, e per tanti questo è il miglior posto in Liguria in fatto di ospitalità». Il cammino prosegue attraversando il torrente Merula su di un ponte medievale a dieci arcate, poi su via Argine sinistro, via San Lazzaro e strada Castello; si arriva, così, presso il cosiddetto “castello di Andora”, complesso di edifici medievali tra i più importanti del Ponente ligure, oggi oggetto di un attento recupero, sorto nel corso del XII sec., forse su un precedente insediamento, e che vede quali strutture principali il “Paraxu”, il palazzo sede del potere politico, e la chiesa dei Santi Giacomo e Filippo, eccellente esempio di romanico-gotico del XIII-XIV sec. Dal borgo Castello un sentiero (sono percorribili anche le asfaltate strada Castello e via San Bernardo) conduce a un luogo che conserva l’atmosfera d’altri tempi, Colla Micheri, legato a due viaggiatori di rilievo: papa Pio VII, che qui sostò nel 1814 tornando a Roma dopo l’esilio francese (nella chiesa di San Sebastiano, all’ingresso dell’abitato, si conserva la sua “cattedra”) e Thor Heyerdahl, il celebre esploratore norvegese della spedizione del Kon-Tiki, che qui visse parte della sua vita e che contribuì al recupero del borgo. Riposato e goduto delle bellezze storico-naturalistiche, il pellegrino può riprendere con entusiasmo il cammino verso la meta successiva.

Andora, San Giovanni: una pellegrina

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