Giovani del FAI fanno visitare luoghi meno noti
L’EVENTO
DI ALICE SALVATICO *
A utunno, tempo di ripresa delle attività . Anche il FAI - Fondo per l’Ambiente Italiano sceglie questa stagione come momento di punta, proponendo le Giornate FAI d’Autunno, giunte ormai alla XIV edizione. Ogni gruppo territoriale declina l’iniziativa secondo le proprie peculiarità , valorizzando luoghi e storie del territorio. Il Gruppo FAI Giovani di Albenga-Alassio e la Delegazione di Imperia hanno scelto per questa edizione due suggestivi borghi dell’entroterra: Balestrino (SV), dove i volontari ingauni hanno condotto i partecipanti tra le rovine del borgo abbandonato e nella chiesa cimiteriale di San Giorgio, con i suoi affreschi del XIV sec., e Rezzo (IM), con un itinerario nel centro storico e l’apertura del castello dei Clavesana. Le Giornate FAI sono un’occasione per riscoprire le proprie radici (anche religiose), le tradizioni e la storia locale. I volontari - molti dei quali giovanissimi - hanno lavorato con entusiasmo per aprire al pubblico luoghi spesso definiti “minori”, ma ricchi di significato e memoria e durante le visite è stato possibile “toccare con mano” la vita del passato, percependone anche le ferite, come nel caso della ex chiesa di Sant’Andrea a Balestrino, oggi segnata da profonde crepe come le case che la circondano; a Rezzo, invece, i visitatori hanno potuto percepire il forte legame della comunità locale con il santuario di Maria Bambina, un piccolo gioiello immerso nel verde che conserva un prezioso ciclo di affreschi del XV secolo attribuito a Pietro Guido da Ranzo.
Complice la qualità delle proposte e il clima mite, la risposta del pubblico è stata entusiasmante: si sono contati circa 1.500 visitatori, tra curiosi provenienti dalla costa, turisti da fuori regione e abitanti che hanno scelto di riscoprire i propri luoghi quotidiani sotto una nuova prospettiva. Il servizio prestato dai giovani narratori e organizzatori di questa iniziativa ha permesso che una moltitudine di persone abbia conosciuto anche una parte un po’ meno nota del patrimonio ecclesiastico della diocesi, avvicinando così la gente anche alle realtà più periferiche, ma non per questo meno importanti, del nostro territorio.
Conoscenza significa poter comprendere il valore di ciò che ci circonda e, di conseguenza, la necessità di prendersene cura. Avere a cuore il nostro patrimonio: un obiettivo importante che durante queste Giornate è stato coltivato da tutti i volontari presenti e dalle istituzioni che hanno reso possibile la buona riuscita dell’evento.
*Responsabile del Gruppo FAI Giovani Albenga-Alassio

Santuario di Rezzo