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Uomo custode non despota

IL MAGISTERO

P apa Francesco, nell’Enciclica Laudato Si’, sottolinea il valore della «responsabilità di fronte ad una terra che è di Dio. Ciò implica che l’essere umano, dotato di intelligenza, rispetti le leggi della natura e delicati equilibri tra gli esseri di questo mondo. La Bibbia non dà adito ad un antropocentrismo dispotico che non si interessi delle altre creature […] Il modo migliore per collocare l’essere umano al suo posto e mettere fine alla sua pretesa di essere un dominatore assoluto della terra, è ritornare a proporre la figura di un Padre creatore e unico padrone del mondo, perché altrimenti l’essere umano tenderà sempre a voler imporre alla realtà le proprie leggi e i propri interessi». A Roberta Torrente, referente per Albenga del movimento Plastic Free, chiediamo se possiamo affermare che la radice di tanti mali dell’epoca contemporanea è il delirio di onnipotenza dell’essere umano che non pone limiti al suo pensiero e azione e distruggere l’equilibrio con la natura in cui vive: «Pur partendo da un approccio ateo, sostengo da tempo anche io che l’antropocentrismo attuale sia una delle cause di rottura tra l’uomo e la Natura. La sicumera umana di essere la cosa più importante sulla Terra, di avere il diritto di sovrastare qualsiasi altra specie, da un istinto evolutivo, a mio parere, è diventato un modus operandi distruttivo. Nei mari e nei fiumi che noi inquiniamo, sulla terra che noi fagocitiamo ed avveleniamo, vive l’intero ecosistema che ci fa sopravvivere. Questo ecosistema vive (meglio) anche senza di noi, noi senza di esso non potremmo prosperare a lungo. Ristabilire un rapporto sostenibile per noi e la Natura è il primo passo per ricominciare». (S.D.P.)

Inquinamento da plastica

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