Arcobaleno: ponte che fa incontrare le diversità
DI ALESSIO ROGGERO
La mostra fotografica allestita presso la sede Ucai di Albenga in occasione della Giornata diocesana del Migrante e del rifugiato di domenica 28 settembre ha ispirato la pubblicazione del libro “Un sentiero sopra l’arcobaleno” della collana “I quaderni del Coordinamento Fiaf Regione Liguria Ovest (Ciuni, 2025). «Questo libro è la prosecuzione ideale e lo sviluppo – spiega Paolo Tavaroli, coordinatore Fiaf Liguria Ovest – di “Un solo noi”, il prezioso volume fotografico che la Fiaf Liguria realizzò alcuni anni addietro. Allora, riempiendo uno spazio lasciato temporaneamente sguarnito dalla crisi del fotogiornalismo causata dalla rivoluzione digitale, si voleva documentare l’avvento della società multietnica in Liguria». Il nuovo libro, realizzato in collaborazione con la Caritas diocesana di Albenga-Imperia, vuole invece raccontare le tante storie di integrazione riuscita di cui tanti sono testimoni, ma che in generale si fatica a riconoscere. Il titolo si ispira alla forma e ai colori dell’arcobaleno: un ponte che unisce con i suoi sette colori i sette continenti a ribadire che siamo un’unica umanità, chiamata alla pace e alla fraternità. La prima parte, dove sono riprodotte le foto realizzate da Rita Baio, Roberto Basso, Simonetta Etzi, Anna Gai, Dino Gravano, Alberto Locatelli, Ornella Massa, Massimo Sambuco e Paolo Tavaroli, documenta in modo immediato e coinvolgente classi multietniche con bambini di evidente diversa provenienza, a cui si aggiungono coppie che festeggiano il loro matrimonio, sacerdoti e lavoratori: stranieri e italiani che si incontrano e collaborano. Le immagini ci guidano poi a visitare aziende agricole, cantieri, cucine di ristoranti, bar, botteghe artigianali, centri di volontariato e luoghi di culto. La seconda parte raccoglie cinque progetti su altrettanti temi legati all’integrazione. Giurdanella Lara mette in posa gli operatori sanitari sullo sfondo di una stanza di ospedale: «Quando stai male non importano le origini di chi ti cura, l’importante è che ti curi». “La buona accoglienza” della Caritas diocesana di Ventimiglia-Sanremo, realizzata insieme alla CRI e a varie cooperative e associazioni, è raccontata dalle coperte termiche dall’iconico color oro, quelle messe a disposizione dagli operatori sanitari quando offrono il primo soccorso ai migranti stanchi e spaesati al loro arrivo sulle coste italiane. Quelle stesse coperte dorate sono presenti negli scatti di Marco Moraglia: avvolgono ora persone soddisfatte e sorridenti, orgogliose del percorso di vita compiuto a partire dal loro ingresso in Italia, ma che non possono abbandonare il ricordo delle loro radici e il distacco traumatico che hanno dovuto affrontare. Giorgio Paparella ritrae alcuni immigrati che frequentano i corsi del centro di formazione Elfo di Albenga: dal cuoco all’estetista tutti loro “Inseguono il proprio sogno”. Paola Sogliani accosta con efficacia i volti dei protagonisti alla cartina geografica dove è tracciato il viaggio compiuto per raggiungere l’Italia. Soggetto unico, per chiudere: Lorena Zunino segue Ousmane, originario del Burkina Faso, nei suoi diversi lavori che svolge ad Albisola. Il libro si può chiedere gratuitamente a caritas@diocesidialbengaimperia.it Il libro, edito da Fiaf Liguria e dalla Caritas diocesana, vuole raccontare le storie di integrazione riuscita, che in generale si fatica a riconoscere

Particolare della copertina del libro “Un sentiero sopra l’arcobaleno”