SHARE Share Button Share Button SHARE

Un paese sempre in festa in onore del santo patrono

DI PASQUALE PIZZINI

La bella riuscita della festa patronale 2024, organizzata dalla parrocchia di San Vitaliano, ha giustamente aperto la riflessione sul percorso per il prossimo anno, quasi a sottolineare che in comunità c’è sempre motivo di fare festa, pur tra le inevitabili difficoltà del momento presente, perché il Signore e i suoi santi camminano con il proprio popolo. Del resto, i festeggiamenti in onore di san Vitaliano si rinnovano senza soluzione di continuità da almeno un secolo. Ora, per “Settembre col santo Patrono” è tempo di consuntivo, non solo economico. Nell’Anno della preghiera, in preparazione al Giubileo del 2025, la festa ha recuperato un ruolo centrale nel cammino sinodale della parrocchia. Questa scelta ha consentito di coinvolgere veramente tutti, a partire dai ragazzi, per declinare parole come “la pace”, di cui san Vitaliano fu vero esempio. Durante i festeggiamenti, i sanvitalianesi si sono sentiti parte di una grande famiglia e hanno potuto sperimentare la gioia di chi si fida di Dio.

Dal 6 all’ 8 settembre scorso, la festa patronale ha in qualche modo concluso anche i festeggiamenti per il centocinquantesimo anniversario della costruzione del Campanile, simbolo del paese e punto di riferimento identitario e valoriale, che ha conservato inalterato il suo splendore. “Settembre col santo Patrono”, perciò, è stata proposta anche come possibilità per mettere da parte l’individualismo, ritrovarsi e riconoscersi come comunità che condivide gioie, fatiche e speranze. La tradizione ci ha consegnato una festa scandita in due momenti: il 16 luglio, solennità di san Vitaliano, vescovo e confessore di Cristo, e la seconda domenica di settembre, con i festeggiamenti per le strade del paese addobbate di luci e animate da musica e canti. Il Consiglio per gli affari economici, che ha pianificato con il parroco le attività della festa, ha voluto far rivivere la tradizione che i nostri padri ci hanno consegnato, senza però rinunciare a piccoli segni di novità. Perciò, ad aprire “Settembre col santo Patrono” è stata la Grande orchestra di fiati “G. Ligonzo” città di Conversano, tornata a suonare in paese tra l’entusiasmo di tanti e interrompendo un’assenza che durava da un quarto di secolo. I tornei di basket, pallavolo, calcio balilla e ping pong, l’animazione degli artisti di strada, i laboratori dell’Azione cattolica dei ragazzi, lo street food e la musica nelle piazze hanno visto una larga partecipazione di gente, consentendo alla parrocchia di realizzare un rendiconto in attivo, con offerte da destinare alla carità, a lavori in corso nella Chiesa madre e a iniziative future.

A chiudere la festa è stato il presidente della Conferenza episcopale campana, monsignor Antonio Di Donna, vescovo di Acerra, che ha presieduto l’Eucarestia in parrocchia nel giorno della processione. Monsignor Di Donna, nella sua omelia, ha sottolineato che la festa patronale è la festa delle radici di un popolo e della storia della comunità. Essa serve per accrescere il senso di appartenenza e l’identità della parrocchia che si riconosce in san Vitaliano, dal quale prende il nome il paese. Un paese che porta il nome di un Santo è una responsabilità unica per tutti i battezzati di questa porzione di territorio.

C’è gioia a San Vitaliano per il momento settembrino dei festeggiamenti del santo protettore di cui il paese porta il nome

La statua di san Vitaliano

SHARE Share Button Share Button SHARE