Mulattiere e sentieri panoramici attraversano Alassio
DI GIANLUCA ROBBIONE
Assai ricca è l’ottava tappa del cammino della “Via della Costa” nel territorio della diocesi di Albenga-Imperia, che porta il pellegrino alla scoperta di Alassio (SV), raggiungibile dal borgo di Colla Micheri (frazione di Andora) con due percorsi. Il primo, quello di altura, inizia in via San Bernardo e prosegue su un sentiero panoramico ben segnalato; giunti ai ruderi della chiesa seicentesca di San Bernardo, si può scendere rapidamente verso il centro cittadino, percorrendo una mulattiera (non sempre agevole), poi via Solferino, via Neghelli e corso Diaz, oppure più tranquillamente attraverso strada panoramica San Bernardo, via Borri e via Dell’Oro. Il secondo percorso, attraverso via Castello Romano, via Colla Micheri e via del Carmine, permette di visitare Laigueglia (raccomandata una visita alla chiesa barocca di San Matteo) e di passeggiare quasi in riva al mare raggiungendo comodamente Alassio. Qui il primo luogo da visitare è la chiesa della Carità, in via Vittorio Veneto, edificio di inizio XIV sec., ampiamente rimaneggiato e con bei portali scolpiti, che fu tappa importante per i pellegrini (nel 1315 vi si fermò a pregare san Rocco) grazie all’ospitalità garantita dall’attiguo “hospitium”, oggi sede di un albergo.
Successivamente, attraversata l’Aurelia e imboccata via A Solva, una mulattiera segnalata conduce ai piedi della chiesa della Santissima Annunziata nella frazione di Solva, dove si possono ammirare interessanti affreschi del 1482 sulle pene infernali e i vizi; percorrendo poi via Ollandini e strada panoramica Santa Croce, si giunge presso la chiesa di Santa Croce, edificata nell’XI sec.
(seppur ampiamente ricostruita, si riconoscono i tratti romanici) dai Benedettini della potente abbazia dell’isola Gallinara, nell’ambito di una cura pastorale, per la popolazione locale e per i viaggiatori, che prevedeva anche la manutenzione della viabilità; qui, infatti, passava la romana via Iulia Augusta e ancora oggi è possibile percorrerne un tratto ricco di tracce del passato, come la chiesa di Sant’Anna ai Monti, un articolato edificio, oggi privato, citato per la prima volta nel XV sec., ma che è molto più antico, forse ricostruito su preesistenti strutture di epoca romana utilizzate come punto di sosta per i viandanti. Su questo percorso così carico di storia, il moderno pellegrino può proseguire il proprio cammino verso la tappa successiva, con rinnovata curiosità e voglia di scoperta.

Alassio, mulattiera verso Solva