Il rimpianto per il M5s che fu (e dovrebbe tornare a essere)
PAOLO
VIANA
PRESENTATO L’ULTIMO LIBRO DEL GIÀ GHOSTWRITER DI GRILLO: «SNATURATI»
Scrive l’autore: «Questo libro è stato terminato nel luglio 2019, poco prima della nascita inaspettata del governo tripartito di M5s con il Pd e con Leu. Forse allora il libro dovrebbe intitolarsi 'Rinaturati'? ». Forse. E forse, se Marco Morosini avesse aspettato ancora qualche settimana a dare alle stampe il suo 'Snaturati, dalla social ecologia al populismo' - (auto)biografia non autorizzata del Movimento, questo dubbio gliel’avrebbero tolto gli umbri. «Il governo col Pd doveva farlo nel 2013», rimpiange lui, che propugna una «transizione ecologica». Rinaturarsi significa cioè fare del M5s il partito verde di massa che in Italia non c’è. «Eravamo gli unici ad aver in mano il jolly verde e l’abbiamo scartato», recrimina. Morosini è stato ghostwriter di Beppe Grillo ed è tuttora (col cuore) nel Movimento. Il tossicologo italo- svizzero ha presentato ieri sera il volume edito da Castelvecchi insieme al direttore di 'Avvenire', Marco Tarquinio, alla biblioteca Sormani di Milano, a due passi da quel liceo Berchet da dove ha iniziato a 'fuggire'.
Cervello in fuga nella vita professionale, la sua ultima fuga rischia di essere proprio dal Movimento che ha contribuito a fondare e il motivo lo dichiara fin dalle prime pagine: «Gli iniziali ideali social ecologici hanno lasciato il posto a un populismo gretto, ben diverso dal populismo battagliero rivendicato a testa alta da Beppe Grillo e Gianroberto Casaleggio». Colpa dell’accordo di governo con la Lega? Non solo, ma anche. Nel libro Morosini parla della «lunga metamorfosi» del partito digitale, al termine della quale il Conte 2 diventa l’emblema dello «spaesamento » del suo popolo. Una confusione che odora di tradimento, di compromesso con «il Sistema ». Se il discorso non si fondasse su un convinto civismo e un pacifismo inossidabile si potrebbe pensare di essere capitati in un collettivo di Lotta Continua. Invece, Morosini è un dannunziano green, immaginifico ed affabulatore, dotato di grande abilità nel surfeggiare sulla «troppità» del nostro stile di vita e nell’allineare «sobrietà» e «temperanza» per lanciare un ponte ai cattolici, nel nome dell’economia circolare; ma soprattutto, astuto nel richiamare i suoi alla società del «meno ». «L’ha scritto Beppe nel programma del 2008, che ci vuole meno energia, meno materiali e meno lavoro, mentre per Conte l’economia italiana deve accelerare come una Ferrari. E Conte viaggia in Jaguar…». Troppo poco ecologico, ancora meno socialista: le radici del M5s, per Morosini, sono quelle lì.
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Tarquinio e Morosini